Il consiglio comunale ha approvato lunedì 12 aprile il progetto definitivo per la realizzazione di due nuove piazze a Bottegone, nell’ambito del progetto di riqualificazione denominato “Bottegone: dalla città lineare alla smart social city”. Il provvedimento ha ottenuto 20 voti favorevoli (Fratelli d’Italia, Pistoia Concreta, Forza Italia – Centristi per l’Europa, Lega per Salvini Premier, Amo Pistoia, Gruppo Misto), 7 contrari (Pistoia in Azione, Movimento 5 stelle, Partito Democratico, Pistoia Spirito libero, Pistoia Città di tutti) e 3 astenuti (Italia Viva e Gruppo Indipendente).
Con la delibera è stata accolta un’osservazione di un cittadino che chiedeva l’esproprio totale del terreno di sua proprietà anziché di una sola parte (esproprio necessario per la realizzazione degli interventi di riqualificazione del Programma periferie del Bottegone). Trattandosi di un terreno dato in affitto a un coltivatore diretto per l’attività di vivaismo, l’area residua – di esigua dimensione – sarebbe rimasta inutilizzabile per la coltivazione.
Il provvedimento è stato presentato dall’assessore all’urbanistica Leonardo Cialdi.
«La delibera ha per oggetto la risposta che l’Amministrazione ha dato all’osservazione di un cittadino in merito alla variante sulla realizzazione delle due nuove piazze a Bottegone – ha spiegato Cialdi – il quale ha chiesto che il Comune acquisisse anche la porzione di terreno rimasta, circa 900 metri quadrati, dopo l’esproprio perché quel piccolo terreno perdeva ogni possibilità di interesse per i proprietari. L’osservazione può essere accolta senza dover destinare ulteriori risorse economiche, oltre quelle già previste per questo procedimento espropriativo, avendo già valutato tale possibilità nella fase di progettazione definitiva. L’Amministrazione – ha concluso l’assessore all’urbanistica – ritiene vantaggioso per i cittadini accogliere questa richiesta e acquisire la parte residua del terreno in quanto adiacente alla nuova area a parco pubblico e quindi strategica in futuro per poter essere destinata a un ampliamento delle piazze o altre destinazioni sempre nell’interesse pubblico».
Concluso l’intervento dell’assessore Leonardo Cialdi, hanno preso la parola diversi consiglieri comunali tra i quali Cinzia Cerdini (Lega per Salvini Premier), Tina Nuti (Pistoia Spirito libero), Paola Calzolari (Amo Pistoia) e Antonella Cotti (Partito Democratico).
«In Consiglio comunale è stato fatto un passettino in avanti verso il miglioramento di Bottegone, località di circa 6000 abitanti che ha diritto di essere bella e funzionale come altre zone del nostro comune – ha detto Cinzia Cerdini della Lega per Salvini Premier -. La proposta di delibera riguarda una variante connessa al progetto “Bottegone” e ho trovato giusto votare a favore perché ritengo che il Comune avrà sicuramente un vantaggio ad inserire quella parte di terreno, che era rimasto fuori nell’ambito del programma, tra l’altro senza ulteriori esborsi se non quelli già previsti per tale procedimento espropriativo, avendo già valutato questa eventuale possibilità in fase di progettazione definitiva. Il Comune ha avuto la grande fortuna di rientrare nel finanziamento statale per la riqualificazione urbana e la sicurezza delle periferie e Bottegone aveva proprio bisogno di rifarsi il look, di essere sicura e attrattiva per eventuali nuovi abitanti».
«Pistoia Spirito Libero – ha detto la capogruppo Tina Nuti – ha votato contro il provvedimento perché è inaccettabile che l’amministrazione abbia previsto di espropriare un terreno lasciando la parte non espropriata di quel terreno inaccessibile agli stessi proprietari. O si compra il terreno, anche se al momento non serve a nulla, o il ricorso al Comune di Pistoia da parte dei proprietari è una certezza. Questa amministrazione ci ha portato in un vero “cul de sac!».
«Amo Pistoia – ha sottolineato la capogruppo Paola Calzolari – ha votato a favore della delibera in quanto ampliare l’esproprio di circa 900 metri quadrati da parte dell’amministrazione comunale dà l’opportunità di completare una proprietà pubblica, ampliando cosi quello che sarà il nostro Progetto su Bottegone. L’acquisizione di questo terreno non comporterà inoltre il dover destinare ulteriori risorse oltre a quelle già previste per il processo espropriativo, avendo già valutato questa possibilità nella fase di progettazione definitiva».
«Il gruppo PD è convintamente a favore del progetto complessivo di riqualificazione del Bottegone – ha evidenziato Antonella Cotti del Partito Democratico -. In questa specifica variante che prevede un ulteriore esproprio, richiesto dal titolare del terreno, di 1160 mq poi diventati 909 mq, si dice che gli uffici procederanno a verifiche puntuali. Non ci hanno convinto alcuni aspetti di incertezza di metrature diverse comunicate in commissione e poi modificate in consiglio, non ci convince il fatto che questa ulteriore metratura non fosse prevista fin dall’inizio, né di non conoscere la futura utilizzazione di questo terreno. Inoltre troppe volte nelle domande puntuali le risposte sono state incerte, sono stati detti troppi “si presume”. Per tutti questi motivi il nostro voto è contrario».