Bottegone: approvati gli interventi per la materna Aquilone e adottata la variante per le piazze

Bottegone: approvati gli interventi per la materna Aquilone e adottata la variante per le piazze

Consiglio comunale, approvati all’unanimità 2 progetti del programma di riqualificazione di Bottegone

Uno riguarda la demolizione e ricostruzione della scuola materna Aquilone con deroga al regolamento urbanistico per il parcheggio di pertinenza della scuola. L’altro è una variante urbanistica per realizzare due nuove piazze
Mercoledì, 16 dicembre, 2020

Il consiglio comunale, lunedì 14 dicembre, ha approvato all’unanimità due progetti del programma di riqualificazione delle periferie “Bottegone: dalla città lineare alla smart social city”. Si tratta del progetto esecutivo di demolizione e ricostruzione della scuola materna Aquilone, con richiesta di deroga al regolamento urbanistico riguardo la superficie delle aree destinate ai parcheggi pertinenziali della scuola.

L’altro progetto, “Interventi sulla maglia di supporto alla mobilità locale – realizzazione di due nuove piazze”, prevede, appunto, la realizzazione di due piazze con la contestuale adozione della variante urbanistica.

I due provvedimenti sono stati presentati dall’assessore al governo del territorio Leonardo Cialdi.

«Il primo dei due punti – ha detto Cialdi – è una deroga al regolamento urbanistico attraverso la quale si chiede, rispetto al progetto iniziale della scuola materna Aquilone, che l’edificio venga demolito e ricostruito per rischio sismico e risparmio energetico. A causa del rischio idraulico, invece, l’edificio dovrà essere realizzato a un metro e mezzo più in alto rispetto all’attuale piano del suolo. L’abbattimento e la ricostruzione della scuola prevedono, come per qualsiasi tipo di progetto, che sull’area in cui si va a ricostruire sia necessario adeguarsi alla normativa del momento. Proprio per lo stesso motivo anche la superficie del parcheggio pertinenziale alla scuola dovrebbe essere allargato rispetto a quello attuale (il rapporto è un metro quadrato di parcheggio ogni 10 metri cubi di edificio ricostruito). Pertanto il parcheggio dovrebbe essere molto più ampio rispetto a quello attuale andando, così, a diminuire gli spazi di relazione e gioco dedicati ai bambini nell’area scolastica. Riteniamo che la scuola, sia oggi che in futuro, non avrà problemi legati al parcheggio: infatti in prossimità della stessa è possibile trovare posti auto. Pertanto la deroga al regolamento urbanistico permetterà di demolire e ricostruire la scuola lasciando inalterata l’attuale superficie a parcheggio. In questo modo lo spazio dedicato ai bambini non sarà diminuito».

Terminata la presentazione del primo provvedimento, l’assessore al governo del territorio è passato al secondo. «Si tratta di una variante urbanistica – ha detto Cialdi – con la quale si prevede la realizzazione di due nuove piazze con spazi di relazione che possano unire e connettere meglio la mobilità dolce della zona. Una piazza, di 4.800 metri quadrati circa, sarà inserita in via Attilio d’Angelo, nella zona sono presenti diversi edifici pubblici. La seconda piazza, di 4.100 metri quadrati, sarà realizzata tra le vie Sant’Angelo e Andrea Doria, in prossimità della chiesa di San Michele Arcangelo».

L’assessore Leonardo Cialdi ha concluso il suo intervento parlando di costi per i due progetti. «L’intervento di demolizione e ricostruzione della scuola materna Aquilone è già inserito nel programma triennale delle opere pubbliche 2020-2022. Per l’anno 2021 sono già previsti un finanziamento statale di 700.000 euro e uno con risorse straordinarie dell’Ente per 1.103.539 euro. Il costo per realizzare le due piazze si aggira intorno a 1.126.510 euro di cui un milione finanziato con contributi dello Stato, i restanti 126.510 euro, finanziati dal Comune, corrispondono ai costi di esproprio».

Nel dibattito e in dichiarazione di voto sono intervenuti alcuni consiglieri comunali tra i quali Gabriele Gori della Lega, Walter Tripi del PD, Giampaolo Pagliai di Forza Italia – Centristi per l’Europa e Iacopo Vespignani di Pistoia in Azione.

«La soluzione per la scuola Aquilone mi sembra non solo ottimale ma inderogabile – ha evidenziato nel dibattito il capogruppo della Lega Gabriele Gori -. La situazione, dopo il forte vento di qualche settimana fa, è emergenziale e credo che l’edificio sia a rischio crollo imminente. A Bottegone abbiamo anche un’altra emergenza. Si tratta di via Fiorentina, soprattutto nel tratto che va dalla Capannina alla farmacia. Mezzi di soccorso e ambulanze sono costrette, quando hanno un paziente a bordo, a procedere a passo d’uomo a cavallo della linea stradale di mezzeria. Purtroppo ultimamente si sono verificati una serie di incidenti stradali molto frequenti davanti alla Capannina. La situazione si è trasformata in emergenza della salvaguardia della salute pubblica sia per quanto riguarda i residenti sia per tutti i cittadini che percorrono questo tratto di strada. A Bottegone serve anche una mobilità dolce che al momento è inesistente. Ringrazio l’assessore Cialdi per il suo pieno interessamento al progetto di riqualificazione della periferia di Bottegone».

«Si conferma la lungimiranza – ha detto il capogruppo del PD Walter Tripi – di chi, nelle precedenti amministrazioni, aveva partecipato a questo Bando Periferie che è forse la più grande occasione che la città abbia avuto da molto tempo. Bottegone è una realtà strategica per la città, oltre che molto popolosa: questa riqualificazione è fondamentale. Quindi benissimo le due nuove piazze, benissimo la messa in sicurezza delle scuole. È però importante notare che non può trattarsi solo di riqualificazione di strutture ed edifici: da adesso deve partire anche un percorso di reale partecipazione per tutto ciò che è il lato sociale e di sviluppo economico dell’area, che può davvero diventare un polo di riferimento per tutto il territorio. Le piazze vanno riempite, così come i giardini e le strutture devono essere arricchiti di idee e iniziative che sicuramente non mancano a Bottegone. Nel frattempo, è però anche necessario intervenire per mitigare alcuni problemi pressanti che vengono ancor prima dei cantieri, a partire dallo stato di via Fiorentina che per questo inverno è davvero pericolosissima».

«Votiamo convintamente i due provvedimenti presentati in consiglio comunale – ha sottolineato in dichiarazione di voto il capogruppo di Pistoia in Azione Iacopo Vespignani – relativi al progetto Bottegone e in particolare sulla scuola Aquilone e la realizzazione delle due piazze. Un intervento, quello su Bottegone, finanziato in parte dal Bando Periferie per un costo totale di circa 36 milioni di euro che porterà importanti benefici alla frazione più popolosa del nostro comune. Benefici in termini di riqualificazione urbana e sicurezza, di servizi, di sviluppo della mobilità sostenibile, di recupero e riutilizzo di aree pubbliche. Ma anche benefici economici e sociali. Verranno creati luoghi di aggregazione e socializzazione senza dimenticare progetti educativi e di sostenibilità ambientale. Un ringraziamento a chi ha pensato il progetto a suo tempo, presentando la candidatura e a chi è riuscito in poco tempo a progettare gli interventi, saranno molti i cantieri che partiranno, tra mille difficoltà, visto l’immane lavoro da portare avanti».

«Oggi (lunedì 14 dicembre ndr) in discussione non ci sono progetti da approfondire – ha evidenziato il consigliere di Forza Italia – Centristi per l’Europa Giampaolo Pagliai – , ma c’è qualcosa di più semplice ma importante e cioè approvare delle varianti agli strumenti urbanistici per realizzarli. Benissimo fecero gli amministratori precedenti a richiedere di partecipare a questo progetto di riqualificazione. Grazie al sindaco, agli assessori e ai tecnici si è raggiunto un obiettivo importantissimo, probabilmente la riqualificazione di Bottegone, con i 13 cantieri tra quelli aperti e quelli da aprire, sarà l’operazione più importante dei cinque anni di questo mandato amministrativo 2017-2022 e noi non possiamo che essere d’accordo e apprezzare quanto concretamente, tempestivamente e con capacità è stato fatto e quindi il nostro voto è a favore». Pagliai ha inoltre ricordato: «Quando si presentano progetti in fretta e furia la motivazione riguarda le scadenze che vengono da parte di livelli politici e amministrativi superiori. Ricordo che insieme a Renzo Bardelli, nel novembre 1980 o 1981, cogliemmo l’opportunità di avere un finanziamento a fondo perduto per realizzare gli uffici giudiziari, prima San Mercuriale ma poi anche il palazzo del Tribunale. Solo la rapidità e la tempestività nel presentare i progetti permise di portare avanti l’operazione affinché gli uffici potessero rimanere in centro».

Autore:
mp